
Nella vita di tutti i giorni quando sperimentiamo situazioni di forte ansia, stress, attacchi di panico o i nostri pensieri ci portano a vivere con malessere, pur rendendoci conto che il nostro corpo sta reagendo con modifiche nel respiro, battito cardiaco, pressione arteriosa ecc, spesso abbiamo la sensazione di non sapere cosa stia accadendo e soprattutto di non sapere come calmarsi ed autoregolarsi.

Una metodologia che permette di osservare e acquisire consapevolezza di alcuni processi psicofisiologici che normalmente sono al di fuori del controllo volontario, permettendo di apprendere come controllarli ed autoregolarli, è il biofeedback.
Questa metodologia indolore, non invasiva e priva di effetti collaterali, permette a ciascun individuo di “ascoltare e vedere con i propri occhi” ciò che il nostro corpo ci sta comunicando. Attraverso piccoli sensori posti a contatto con i polpastrelli delle dita della mano, in grado di registrare la microsudorazione, vengono trasmessi segnali allo schermo di un computer e grazie all’apprendimento di strategie di autoregolazione è possibile imparare ad autoregolare le proprie funzioni corporee e generalizzare al contesto di vita quotidiano , quanto appreso insieme in studio. Ciò significa non essere più succubi di attacchi di panico, pensieri intrusivi, ossessioni che costringono a compiere certi rituali compulsivi, significa inoltre migliorare il proprio benessere psicofisico e le proprie prestazioni professionali, sportive e scolastiche.
Perché ricorrere al Biofeedback?
- E’ una metodologia innovativa e con ampi studi scientifici alle spalle che dimostrano la sua efficacia nel migliorare rapidamente i sintomi;
- Attraverso feedback acustici (suoni) e visivi (grafico) è possibile ottenere un riscontro circa il processo di autoregolazione in corso;
- Fornisce informazioni sui livelli di ansia o attivazione emozionale (arousal), insegnando a riconoscere le situazioni che causano malessere e le cause cognitive, emotive e comportamentali alla base del disagio, e potenziando le capacità di gestirle tramite strategie funzionali;
- Le ricerche scientifiche dimostrano che le tecniche cognitivo-comportamentali sono le più efficaci per risolvere disturbi di varia natura e i cambiamenti ottenuti con queste tecniche si mantengono a lungo nel tempo.
conseguenze del trattamento dei Disturbi con Biofeedback
- Disturbi d’ansia: Riduzione dei livelli di ansia e dei pensieri disfunzionali quali ad esempio preoccupazione, paure, dubbi, panico e sviluppo di competenze di coping funzionali;
- Disturbo Ossessivo-Compulsivo: Riduzione dei pensieri ossessivi e sviluppo di competenze funzionali al fine di non emettere i rituali;
- Disturbi dell’umore: Miglioramento nella gestione dei sentimenti di tristezza, sviluppo delle capacità decisionali e di problem solving;
- Disturbo Bipolare: Acquisizione di consapevolezza sulle situazioni che attivano i sintomi e monitoraggio dell’attivazione emotiva ai fini della prevenzione di ricadute;
- Disturbo dell’alimentazione: Rieducazione alimentare e acquisizione dell’autocontrollo emotivo finalizzato al coping nei confronti delle abbuffate;
- Disturbi sessuologici: Risoluzione dell’ansia in grado di provocare impotenza psicogena e vaginismo;
- Disturbi psicosomatici: Acquisizione di strategie per migliorare l’autoregolazione attraverso la riduzione dell’attivazione emotiva.
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