Consigli per affrontare al meglio l’ anno nuovo

L’avvicinarsi della conclusione dell’anno in corso, pone ciascuno di noi a fare i conti con l’anno appena trascorso, sia che sia stato positivo, che negativo.

La fine dell’anno è spesso vissuta come la chiusura di un capitolo, un modo per chiudere con il passato, bello o brutto che sia stato, e un nuovo modo di aprirsi ed affrontare il nuovo anno. Per molti, infatti, il nuovo anno viene vissuto come un momento di svolta, chiuso un capitolo della vita nè può iniziare uno nuovo, con la speranza che sia più bello e produttivo.

Per tale ragione ciascuno di noi spesso fà un bilancio di quanto accaduto,
dagli obiettivi raggiunti agli imprevisti, dalle persone incontrate alla perdita di persone care, in generale si ripensa a ciò con cui si è dovuto fare i conti, e stila una sorta di lista di buoni propositi da metter in pratica nell’anno che verrà.

Spesso tra i buoni propositi vi sono la volontà di dimagrire e mettesi in forma, la speranza di trovare lavoro o concludere il percorso di studi, il desiderio di sanare rapporti amicali o di altra natura. Nel momento in cui li formuliamo, questi propositi sembrano idee ottime e abbastanza facili da raggiungere, tuttavia nei fatti, dopo i primi mesi dell’anno nuovo, spesso tali propositi vengono tralasciati o del tutto abbandonati.

Il problema sta nel fatto che molti di questi obiettivi sono troppo ampi, troppo difficili da mantenere o addirittura irrealistici. E’ facile, in questi casi fallire o procrastinare, incrementando la percezione di non essere stati all’altezza del compito, con ripercussioni negative sull’autostima.

Per ovviare a questo problema, occorrerebbe porsi obiettivi non eccessivamente difficili da mantenere, ma al contrario consoni alle proprie risorse e adatte ai tempi che si hanno a disposizione.

CONSIGLI PER RENDERLI EFFICACI

1  Porsi obiettivi specifici. Piuttosto che formulare obiettivi vaghi ed eccessivamente generici come ad esempio “Devo essere ordinato“, “Voglio cambiare” “Voglio perdere 10 Kg“, sarebbe meglio procedere a piccoli passi avendo idee concrete di come raggiungere gli obiettivi preposti. Gli stessi esempi possono essere tradotti in “Metterò in ordine la mia stanza e il garage. E li terrò costantemente in ordine“, “Proverò a perdere 3 kg entro Febbraio, e poi altri 3 Kg entro Aprile…“.

2 Lavorare per piccoli obiettivi e monitorare i progressi. Tra le migliori strategie di cambiamento vi è quella di porsi obiettivi chiari e ben definiti, stabilire tempi e modi per raggiungerli ed essere disposti a modificare il proprio percorso, in modo da restare concentrati sugli obiettivi e capire se si è sulla giusta strada o al contrario qualcosa va rivisto e modificato.

3 Essere realistici nel porsi gli obiettivi. L’idea di perdere peso e aumentare l’attività fisica è un’ottimo obiettivo, tuttavia bisogna essere realistici. Non si può passare in un anno dalla taglia 58 alla 42, nè trovare un partner in pochissimo tempo e avere subito molti figli. Si rischia sennò di trovarsi in un circolo vizioso in cui i buoni propositi saranno seguiti da continui fallimenti e successivi nuovi sforzi, senza ottenere risultati soddisfacenti.

4 Lavorare su un obiettivo alla volta. Non è affollandosi di buoni propositi che si ottengono grandi risultati. Meglio stabilire pochi obiettivi, piuttosto che una lunga lista impegnativa e dispendiosa.

Questi semplici consigli potrebbero essere d’aiuto, tuttavia l’aspetto più importante è essere consapevoli che il vero inizio deve nascere e maturare dentro di noi. Solo quando si è realmente motivati, i buoni propositi potranno essere raggiunti con fermezza e determinazione. Bisogna sentirsi mentalmente pronti e preparati ad affrontare sforzi e impegni in vista dell’obiettivo prefissato, e il risultato a quel punto non potrà che essere un vittoria annunciata.

Dott.ssa Claudia Giusi Giuffrida Psicologa

Tristezza e depressione natalizia

depressione_natalizia

Le festività natalizie, spesso attese e desiderate dai bambini, si rivelano per chi sta male, fonte di disagio e periodo di aggravamento delle proprie condizioni di salute con annesso peggioramento d’umore.
Per chi è solo o sta affrontando un periodo particolarmente negativo, l’arrivo delle festività si rivela una sorta di conferma della propria solitudine, del fatto di non avere qualcuno con chi passarlo, o si riaccendono tristi ricordi ed esperienze passate.

Per chi è giovane ciò può accadere perché ci si trova a vivere un periodo di grandi cambiamenti, o perché la tristezza provata per certi avvenimenti, come la fine di una relazione, la perdita di un amico o la separazione dei genitori spinge a ripensare a quando si era piccoli e il Natale era il momento più atteso dell’anno, quello in cui si era felici, ci si riuniva e si ricevevano regali.

Anche per gli anziani il Natale può essere periodo di tristezza e malinconia, a volte proprio perché in pochi giorni si trovano circondati da figli, nipoti e parenti, per poi ritrovarsi nei giorni successivi soli come per gran parte dell’anno. Inoltre, soprattutto agli anziani, pesa molto la mancanza di un familiare deceduto con cui si era soliti celebrare le festività negli anni precedenti.

Un altro fattore che spesso accentua la tristezza natalizia, è l’avvicinarsi alla conclusione di un anno, ed è inevitabile fare i conti di ciò che è avvenuto, che si è vissuto e raggiunto durante l’anno. Si ripensa ai successi, traguardi raggiunti, desideri ed obiettivi realizzati, con chi li abbiamo condivisi, ma anche cosa non siamo riusciti a concretizzare, le occasioni perse, e ancora cosa avremmo potuto fare in più ma che non siamo riusciti a raggiungere. In base a queste valutazioni proveremo un sentimento più o meno positivo o negativo. Inoltre spesso la fine di un anno, comporta ansia e preoccupazione per il nuovo anno in arrivo, un cambiamento verso l’ignoto dove vengono riversate le speranze per un futuro migliore.

Altro discorso per chi per motivi di salute si trova a trascorrere le festività in ospedale, o in strutture protette a causa delle proprie condizioni di salute. E’ inevitabile paragonare la propria vita a “chi sta meglio”.

Alcuni consigli per vivere al meglio i giorni natalizi:

  • Smetterla di autocommiserarsi e pensare che la vita degli altri sia migliore della propria,anche gli altri pur in apparenza felici possono nascondere sofferenze e problematiche;
  • Evitare aspettative eccessive e vivere il Natale come una “festività normale”;
  • Non formulare propositi di cambiamenti troppo rivoluzionari dopo Capodanno, il rischio di non soddisfare totalmente le proprie aspettative farebbe sperimentare il senso di fallimento;
  • Proporsi obiettivi realistici, organizzare il proprio tempo, fare liste, priorità, fare un budget e seguirlo;
  • Accettare la possibilità di essere tristi o malinconici, sono sentimenti normali particolarmente sotto Natale;
  • Non lasciarsi sopraffare dallo stress tipico delle festività natalizie.

Per concludere, se vi rendete sempre più conto che non gioite più come un tempo, non riuscite ad apprezzare ciò che di bello vi circonda,  regalatevi  un nuovo anno in cui dedicherete maggiore attenzione e cura a voi stessi.

Dott.ssa Claudia Giusi Giuffrida Psicologa