Riabilitazione Equestre

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E’ ormai largamente diffusa la consapevolezza di come gli animali abbiano innate capacità “terapeutiche”, che generano benefici, alleviano la sofferenza e migliorano lo stato di salute generale. Nel caso di riabilitazione praticata per mezzo del cavallo, si fa riferimento alla riabilitazione equestre. Essa costituisce un’importante risorsa sul piano riabilitativo, rieducativo e di integrazione sociale per persone con disabilità neuromotoria, psichica, cognitiva, oltre a rappresentare un valido strumento rieducativo anche per soggetti con disagio sociale, tossicodipendenti, ecc.

L’instaurarsi di una complessa interazione cavallo/cavaliere, fondamentale per tutti i soggetti e in particolare per quelli con problematiche psichiche, così come la peculiarità della “posizione” assunta a cavallo e delle andature dell’animale risulta estremamente utile per il trattamento di soggetti affetti da patologia neuromotoria.
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Numerosi sono i benefici, tra cui:

  • Incremento e miglioramento della motricità;
  • Incremento del senso di equilibrio, della coordinazione e regolarizzazione del tono muscolare;
  • Miglioramento dell’orientamento spazio-temporale e dei tempi di reazione e risposta agli stimoli;
  • Incremento dell’autocontrollo e riduzione delle stereotipie;
  • Potenziamento dell’autostima e autonomia;
  • Incremento delle capacità di attenzione e concentrazione;
  • Potenziamento delle capacità mnestiche e della comprensione delle consegne;
  • Stimolazione della comunicazione verbale e non verbale, miglioramento della socializzazione e interazione con gli altri.

 

Pet Therapy

pet therapy catania

Con il termine pet therapy, si intende una terapia basata sull’interazione uomo-animale, che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie e può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo. 

La presenza di un animale permette in molti casi di consolidare un rapporto emotivo con il paziente e stabilire tramite questo rapporto sia un canale di comunicazione paziente-animale-medico, sia stimolare la partecipazione attiva del paziente.

È nel 1960 che lo psichiatra infantile Boris Levinson enunciò per la prima volta le proprie teorie circa i benefici psico-fisici derivanti dalla compagnia di alcuni animali, come egli stesso riscontrò con alcuni suoi pazienti in cura.

Oggi la pet therapy, che solo recentemente ha ottenuto il giusto riconoscimento, trova ampia applicazione in svariati settori socio-assistenziali, tra i quali case di cura, di riposo, corsie di ospedali, comunità psichiatriche.

Tra gli animali maggiormente scelti per operare negli interventi assistiti con gli animali, vi sono il cane, gatto, coniglio, cavallo ed asino. Tuttavia è fondamentale individuare l’animale adatto per il singolo paziente, poiché ogni patologia, disposizione e preferenze personali, capacità psico-fisiche e presenza di possibili fobie specifiche, possono dirigere la scelta dell’animale da una parte piuttosto che un’altra. Ogni animale ha i suoi pregi, per tale ragione occorre individuare con saggezza quello maggiormente idoneo al soggetto, scegliendolo tra fedeli collaboratori come loro sanno essere.